Nella stupenda cornice del Palazzo della Cultura di Locri, arricchito dalla mostra fotografica di Tommaso Lepera che evidenzia la bellezza della sala con i ritratti dei mostri sacri del Teatro Italiano del novecento e di questo primo spiraglio degli anni 2000, contribuendo a creare un’atmosfera di magia e concretezza al tempo stesso, si è tenuta, sabato 26 ottobre, la Festa del Donatore, voluta dal presidente dell’AVIS comunale di Locri, Vito Aversa, che ha deciso realizzare l’iniziativa in maniera snella, riservando al dibattito e all’incontro i temi della festa e rimandando le premiazioni vere e proprie ad altri momenti.
Nell’occasione, il sindaco del comune di Locri, Giuseppe Fontana, e l’assessore alle politiche sociali, Domenica Bumbaca, hanno ricordato i grandi meriti dell’associazione avisina locrese e l’impegno della propria amministrazione nel cercare di aiutare chi ha bisogno di sangue con attività concrete, favorendo tutte le attività che possano potenziare l’opera dei Donatori.
Il presidente Aversa, nel sottolineare le difficoltà in cui, purtroppo, ancora oggi si trovano molti pazienti, soprattutto quelli che, come i microcitemici, necessitano di continue trasfusioni per alleviare le proprie problematiche, ha invitato a parlare anche la presidente della locale associazione, Pina Sergi, che, dando atto del grande impegno dei donatori, non ha potuto non ricordare le tante sofferenze in cui ancora si trovano, talvolta, i pazienti politrasfusi per la carenza , sia pure occasionale, di sangue.
Nella serata, molto intensi gli interventi dei presidenti che hanno preceduto Vito Aversa in questa sua attività, Vincenzo Schirripa e Marina Leone che hanno portato il proprio saluto nel segno di una continuità e, soprattutto, di una comunità d’intenti che da sempre caratterizza l’AVIS locrese.
Si è poi registrato l’intervento di Giovanna Micalizzi che ha posto l’accento su alcune problematiche comuni alla donazione e alla sua regolare realizzazione, soprattutto in rapporto alle sempre più ridotte prestazioni sanitarie a favore dei donatori di sangue. Naturalmente il presidente dell’AVIS Provinciale di Reggio Calabria ha sottolineato la collaborazione esistente all’interno della rete associativa, e non a caso erano presenti numerosi presidenti delle altre AVIS comunali della provincia reggina.
Infine, ha portato il suo saluto, il presidente dell’AVIS Regionale Calabria, Franco Rizzuti, che, nel manifestare la sua vicinanza alla sede locrese, ha espresso il suo compiacimento per quanto sta realizzando la sede e ha posto l’accento sui segnali di cultura e solidarietà che l’associazione deve far propri, con l’intento di continuare a svolgere la propria meritoria azione in un territorio difficile quale quello calabrese ma ricco di questi valori che sempre hanno contraddistinto la storia della nostra regione e che debbono rappresentare la scommessa perché l’attività avisina continui nel tempo con sempre rinnovato vigore, al fine di restare al passo dei tempi, senza dimenticare le proprie origini e le proprie peculiarità.
In conclusione, ancora una bella manifestazione che vuole ricordare a tutti che, essere rete associativa, per l’AVIS significa solo e soltanto ribadire quanto si fa da quasi un secolo, concretamente e sempre nel nome dello spirito di servizio che anima la nostra grande associazione.