Nella mattinata del 13 gennaio si è svolto, presso il Crowne Plaza Hotel di San Donato Milanese, il terzo incontro del gruppo scuola nazionale. In questa occasione, anche grazie alla concomitanza dell’assemblea nazionale, per l’approvazione degli statuti, il gruppo era praticamente al completo. Il professore Piero Cattaneo ha cominciato a delineare, condividendo le sue proposte con tutti i presenti, il percorso da seguire. Il tema principale, come detto nelle comunicazioni precedenti, è quello relativo all’educazione alla cittadinanza globale. Il gruppo dopo un’ampia ed articolata discussione, reputa strumentale la salvaguardia delle esperienze maturate e realizzate sul territorio per cui propone al Consiglio nazionale ed a tutte le sedi regionali di raccogliere e catalogare i progetti svolti a livello locale per costruire un database nazionale a cui le scuole interessate possano attingere. In tal modo si darebbe visibilità ed efficacia al lavoro svolto, spesso creativo e funzionale ma scarsamente strutturato, svolto da tante sedi e che altrimenti rimarrebbe relegato all’ambito territoriale.
Il gruppo scuola ha visto, come di consueto, la presenza del presidente nazionale che, nella sua breve introduzione ai lavori, ha chiesto espressamente al gruppo di portare qualche risultato tangibile del proprio lavoro già nella prossima assemblea nazionale di maggio.
La sede regionale della Calabria, che è stata la prima regione a puntare con determinazione e professionalità sulla scuola e sulla cultura della solidarietà, grazie al compianto professore Mimmo Comi, è lieta che il Consiglio nazionale abbia deciso di puntare nuovamente sul gruppo scuola.
Oggi, ancor di più di ieri, la cultura e la formazione devono essere alla base dello sviluppo della personalità affinché ognuno –bambini, ragazzi, adolescenti, giovani, adulti- acquisisca il necessario senso critico per orientarsi nella nostra società liquida e disgregata. La globalizzazione sempre più pervasiva non può non trovare riscontro in un’educazione adeguata. Nella contingenza che stiamo vivendo, che vede i confini geografici divenire sempre più sbiaditi, in cui riprendono forma e vigore populismi e sovranismi che sembravano destinati solo al ricordo ed alla memoria, è necessario puntare sul cittadino globale, su un cittadino consapevole che i suoi atteggiamenti ed i suoi comportamenti non appartengono solo alla sfera personale ma afferiscono anche a tutta la comunità umana.
Prof. Giuseppe Perpiglia