Si è tenuto nella suggestiva cornice della città di Palermo un importante incontro del consorzio R.I.P.P. (Raggruppamento Interregionale Plasma e Plasmaderivati) che, come noto, è formato dalle quattro strutture regionali dei Centri Regionali Sangue ed è composto anche da rappresentanti delle Associazioni di Donatori di Sangue delle medesime regioni. Per la Calabria erano presenti la Dr.ssa Liliana Rizzo responsabile del Centro Regionale Sangue, la Dr.ssa Marianna Veraldi per il settore farmaceutico della regione Calabria e il presidente dell’AVIS regionale Calabria, Franco Rizzuti, indicato dalle associazioni di volontariato del Dono del Sangue della regione Calabria, quale rappresentante delle stesse.
La riunione si è tenuta all’interno dell’Assessorato Regionale della Salute di Palermo ed ha visto una nutrita rappresentanza dei massimi livelli trasfusionali delle quattro regioni interessate (Calabria, Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia).
Durante l’incontro sono stati approfonditi diversi aspetti relativi al primo anno di funzionamento del R.I.P.P. e, nell’occasione, sono stati evidenziati soprattutto gli aspetti positivi che la partecipazione al raggruppamento ha rappresentato per le regioni interessati. In particolare, tale partecipazione ha consentito un notevole risparmio per le regioni interessate che hanno potuto usufruire della cosiddetta compensazione in conto produzione, fatto che ha permesso alle regioni di acquistare plasmaderivati a prezzi inferiori a quelli di mercato.
Naturalmente non sono mancate le criticità, determinate principalmente dalle incertezze legate all’avvio delle attività e che sarà compito di tutti gli attori del sistema trasfusionale trasformare in opportunità di miglioramento dell’intero settore.
Nell’occasione ha riscosso unanimi consensi l’intervento del presidente regionale Franco Rizzuti che ha evidenziato come solo dalla concreta cooperazione di tutti gli attori possano derivare ulteriori benefici per le regioni interessate e come attraverso un’eventuale utilizzazione nel sistema dei risparmi prodotti, possano essere incrementati i dati relativi alla raccolta del plasma che, soprattutto nella regione Calabria, sono ancora suscettibili di notevoli miglioramenti attraverso appositi progetti condivisi con le associazioni di volontariato e che tengano conto delle differenti modalità operative presenti in regione.