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Due buone notizie da AVIS Nazionale:

la prima è che i parlamentari di tutte le forze politiche, in modo trasversale, sono per una volta concordi e compatti su una questione delicata.

E’, infatti, avvenuto a proposito della salvaguardia di un principio etico importante come la donazione gratuita di sangue, e la dimostrazione arriva dall’iter burocratico del DDL concorrenza. I senatori di Lega, Pd, Forza Italia, M5s e Fratelli d’Italia non hanno mostrato alcun dubbio: nessuna ambiguità sul dono gratuito e nessuna apertura per eventuali rimborsi “nascosti” per chi dona sangue e plasma.

Come ricordate a dicembre 2021 in una riunione lampo del comitato tecnico-scientifico del CNS era stato chiesto (e ottenuto, sia pura a maggioranza) un parere circa la possibilità di usufruire di plasma da parte di donatori (?) cui poteva essere riconosciuto un “ristoro” delle spese e dei mancati guadagni. Grazie all’intervento tempestivo della regione Calabria (sia politica che associativa), la vicenda venne posta all’attenzione del presidente di AVIS Nazionale che, dopo aver informato e consultato anche i presidenti regionali, avviò una campagna di “informazione” degli organi politici nazionali, culminata nell’audizione al Senato della Repubblica.

Bene, tutti i grandi gruppi parlamentari hanno prontamente presentato emendamenti all’art. 17 del DDL Concorrenza (nel frattempo diventato art. 20) con i quali si ribadiva l’assoluta gratuità del dono di sangue e plasma. E, soprattutto si eliminava quell’ambiguità (forse voluta?) sul ruolo del Donatore di Sangue.

La seconda, ancora più importante è che la norma sia stata modificata e approvata al Senato, per cui la proposta caldeggiata a spada tratta dal nostro Presidente nazionale è stata integralmente recepita nella nuova stesura del 1° comma dell’art. 20 del DDL Concorrenza che riportiamo integralmente:

« Art. 15. – (Produzione di medicinali emoderivati da plasma nazionale) – 1. I medicinali emoderivati prodotti dal plasma raccolto dai servizi trasfusionali italiani, proveniente esclusivamente dalla donazione volontaria, periodica, responsabile, anonima e gratuita del sangue umano e dei suoi componenti, sono destinati al soddisfacimento del fabbisogno nazionale e, nell’ottica della piena valorizzazione del gesto del dono del sangue e dei suoi componenti, sono utilizzati prioritariamente rispetto agli equivalenti commerciali, tenendo conto della continuità terapeutica di specifiche categorie di assistiti.

Tutto questo è motivo di orgoglio per l’intera associazione, con una particolare soddisfazione per l’AVIS calabrese che sin dal primo momento, è riuscita a mettere allo scoperto i nervi di quanti, invece, avevano cercato di modificare il punto cardine della nostra organizzazione sanitaria e trasfusionale: L’assoluta gratuità della donazione di sangue e/o plasma

Come lo stesso presidente Briola ha ribadito nell’Assemblea nazionale di Perugia, anche perchè sollecitato da quasi tutti gli interventi delle AVIS regionali italiane, “questo primo riconoscimento della bontà dell’impianto di un sistema trasfusionale fondato sulla gratuità e volontarietà del nostro gesto quotidiano è solo il primo passo e noi continueremo a vigilare perché non venga stravolto tale principio di assoluta equità e giustizia”

Riportiamo un passaggio fondamentale dell’audizione al senato di Gianpietro Briola.

A tutela dell’etica del dono, chiediamo venga specificata all’art. 1 in: provenire “esclusivamente da donatori volontari e gratuiti, non rimborsati né remunerati”. Inoltre, per difendere la proprietà pubblica del sangue e del plasma, nonché dei prodotti intermedi della lavorazione, sarebbe opportuno rivedere la norma del Disegno di Legge Concorrenza, modificando il comma 3 dell’articolo 17 in modo da mantenere la terminologia utilizzata nell’attuale quadro normativo, che autorizza la lavorazione negli “stabilimenti (…) in cui il plasma raccolto non è oggetto di cessione a fini di lucro” anche a valle della donazione”.

aviscalabria

AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) è un’associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti a tutti i pazienti che ne abbiano necessità, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e in alcuni casi anche la raccolta diretta di sangue, d’intesa con le strutture ospedaliere pubbliche.Fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana.Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente, anonimamente, periodicamente e gratuitamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo compiere questo gesto perché non idoneo, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione e organizzazione.