Si è tenuta nella giornata del 18 ottobre la seconda edizione di “Giovani in Rete”, la cui organizzazione è stata curata rispettivamente dalle Consulte Giovani Regionale Calabria e Provinciale Reggio Calabria, guidate dai loro coordinatori, Francesco Malara e Fabio D’Elia, per gli studenti dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.
Tante sono state le motivazioni che hanno indotto, quasi doverosamente, all’organizzazione di questo evento, una fra tutte, il formarsi di gruppi di giovani studenti impegnati nella promulgazione della cultura della donazione del sangue e tutti i suoi componenti grazie anche alla stipula, durante la scorsa edizione, del protocollo d’intesa voluto con il consiglio studentesco che in questa edizione è stato rinnovato per il nuovo anno accademico.
Sono intervenuti nel corso dell’evento i giovani coordinatori Francesco Malara e Fabio D’Elia con la moderatrice Carmela Larocca (giovane avisina), la quale ha passato la parola ai presidenti Regionale e Provinciale, rispettivamente Franco Rizzuti e Giovanna Micalizzi, per i saluti istituzionali e, successivamente, ai relatori, Daniele Cananzi (docente di Filosofia del Diritto e Bioetica Unirc), Rosa Sgambelluri (docente di Didattica e Pedagogia Speciale Unirc), Isabella Scardino (presidente del Consiglio degli Studenti Unirc) e Sergio Conti (formatore Avis). Il tutto dinanzi ad una ricca compagine studentesca (circa 240 studenti coinvolti), nonché ai rappresentanti delle associazioni studentesche.
E’ stato più volte delineato come l’evento sia nato per la necessità di sottolineare quanto il gesto della donazione del sangue possa essere intrinseco del valore etico e morale della prospettiva sociale ed educativa.
Il coinvolgimento dell’università evidenzia quanto sia strategico realizzare momenti di formazione all’interno dell’ateneo, al punto di identificare quest’ultimo come un territorio valido affinché associazioni come Avis riescano a realizzare in perfetta sinergia, la promozione e la divulgazione della cultura del dono.
L’AVIS investe molto sui giovani universitari e ama investire ancora di più sui rapporti con l’università, affinché i docenti possano aiutare a raggiungere obiettivi fondamentali e arrivare a fasce di pubblico sempre più ampie.
L’incontro all’interno dell’università rappresenta una delle occasioni più valide che la proposta formativa può offrire. L’università Mediterranea rappresenta ormai un territorio familiare per l’Avis Provinciale e questo lo si deve soprattutto agli studenti che hanno avuto modo di riconoscere l’Avis, all’interno dell’ateneo e dei loro spazi quotidiani di studio e formazione, come un’associazione che ormai è diventata grande punto di riferimento per l’atto della donazione di sangue, questo grazie anche ad un’ingente attività di sensibilizzazione e di numerose giornate di raccolta.
I giovani, dopo aver vissuto il confronto aperto sui temi della donazione, curati dal formatore Sergio Conti, hanno rilasciato una dichiarazione con cui hanno manifestato il desiderio di iniziare a donare. Un segno importantissimo che suggella il rinnovo, da parte del Consiglio studentesco della Mediterranea e le Consulte regionale e provinciale di Avis, del Protocollo d’Intesa, sottoscritto la scorsa edizione, volto a condividere progetti comuni mirati alla sensibilizzazione dei valori solidali e a promuovere giornate di solidarietà e di donazione.
I più giovani, come evidenziato da Isabella Scardino, presidente Consiglio degli studenti Università degli studi Mediterranea, guardano alla donazione di sangue quasi con diffidenza. Fra i motivi principali ci sono alcune paure difficili da affrontare come quella dell’ago, la vista del sangue, il terrore di svenire nel corso del prelievo o subito dopo. Paure che l’Avis Provinciale decide di superare con un nuovo progetto che prevede l’implementazione della Realtà Aumentata anche nella donazione di sangue, grazie al quale, con l’aiuto del visore, il donatore può immergersi nell’ambiente che più gradisce di modo da distrarsi da ciò che potrebbe recargli fastidio. A testimonianza di questo, proprio nel corso dell’evento, si è proseguiti con la proiezione di un filmato che illustrava come Emily (giovane studentessa) sia riuscita a superare la paura dell’ago e la sensazione di dolore donando con il visore a Realtà Aumentata.
L’incontro si è concluso con la firma del Protocollo d’Intesa. Le associazioni studentesche presenti all’evento attraverso i loro rappresentanti sono state: NEW DEAL, THEMIS, GAUDI’, M.U.S.A., ICARO, ARES, E.U.RE.CA., E.T.H.O.S. E ICE.