Si è tenuta la quarta edizione di “Obiettivo Futuro” Europe Edition nella città di Bologna, più precisamente all’Hotel Savoia Regency.
Una due giorni interessante, nonché una significativa opportunità di crescita personale e professionale, particolarmente importante e piena di contenuti, alla quale non sono mancati momenti di convivialità e di socializzazione. Questo evento ha consolidato la consapevolezza delle profonde radici di AVIS, permettendo di apprezzarne il valore della partecipazione attiva e di scoprire nuove realtà che vanno oltre la ‘’classica donazione’’. (Es. Conoscenza di sistemi di donazione volontaria diversi e loro approcci operativi, comprensione delle diversità nell’organizzazione della donazione in Europa).
Il sabato mattina, i nostri delegati, Francesco Malara, Loris Mastroianni e Paola D’Amico (online), hanno preso parte alla consulta nazionale, dove è stato trattato con particolare attenzione il punto riguardante il rinnovo dell’esecutivo nazionale ed il regolamento per le operazioni di candidatura e di voto.
Durante il meeting sono state presentate normative rilevanti come il Regolamento SoHO (Substances of Human Origin) che punta a garantire qualità e sicurezza in donazioni e trapianti e a tutelare la salute dei donatori e dei riceventi.
A seguire Alexandru Horia Bugner, donatore e fondatore di “Donorium”, un’applicazione che permette di programmare le raccolte di sangue nel suo paese, la Romania, dove tutto è gestito diversamente e le équipe mediche sono poco numerose.
Commovente l’intervento di Cees Smit, belga, paziente emofilico e malato di HIV, nonché autore del libro “Surviving hemophilia”, che ha esortato ad un lavoro coeso da parte di tutti, creando una rete ancora più solida di donatori attivi, in modo da poter sopperire alla crescente domanda di plasmaderivati per tutti i pazienti in condizioni simili alla sua.
Un’altra iniziativa di grande interesse è stata YouGoody, un progetto descritto dalle dottoresse Sabrina Sieri e Valeria Pala, dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, che si propone di analizzare stili di vita e abitudini alimentari, con l’obiettivo di migliorare la prevenzione di malattie gravi, come il cancro, tramite una maggiore comprensione delle cause prevenibili.
La seconda giornata ha previsto due momenti di lavoro di gruppo: il primo ha consistito nel creare una bandiera europea sulla donazione di sangue, capace di esprimere e incarnare i valori a noi più prossimi; il secondo lavoro, invece, nel vestire i panni di alcuni parlamentari europei, differenziati per nazionalità e partito, con lo scopo di dibattere e portare al voto alcune proposte atte a modificare i normali regolamenti proposti.
Questi incontri si sono rivelati fondamentali non solo per aggiornarsi ma anche per creare una rete di scambio di idee e per promuovere la collaborazione e il senso di comunità, elementi essenziali per proseguire il lavoro di Avis con impegno e dedizione.